Articoli Scientifici

I vantaggi clinici in Ortodonzia con  il Laser a diodo

L’esposizione chirurgica di elementi dentali inclusi, riveste la massima importanza per l’Ortodontista. Tre autori descrivono una vasta bibliografia ed esperienze cliniche e scientifiche sulla chirurgia ortodontica e i vantaggi clinici che si ottengono utilizzando il laser a diodo in ortodonzia.

Il Laser a diodo determina un campo operatorio esangue, per affinità tra la radiazione 810nm e l’emoglobina ossigenata e deossigenata, ed asciutto, necessario per ottenere un risultato razionale con le tecniche adesive e per operare la trazione dell’elemento dentale incluso. L’applicazione del Bracket viene attuata immediatamente dopo l’esposizione chirurgica, non traumatica, con il laser a diodo, in modo da favorire in tempi brevi il riposizionamento del dente. Gli effetti termici del laser a diodo, quando il clinico utilizza dei protocolli certificati, sono insignificanti e l’utilizzo di questa sorgente evita danni all’elemento dentale incluso nel tessuto molle e trattato chirurgicamente.

Swiss & Wegman consiglia pertanto l’utilizzo del laser a diodo 810nm uno strumento chirurgico utilissimo per attenuare, in modo sostanziale, gli effetti fastidiosi della pratica chirurgica tradizionale durante l’esposizione chirurgica di elementi dentali inclusi, condizione riscontrabile, frequentemente, a carico di canini e premolari. Nel post-chirurgico, per le interazioni con il tessuto biologico, la lunghezza d’onda di 810nm, viene utilizzata con il protocollo di fotobiostimolazione, per innescare i processi riparativi tissutali, per azione diretta sulla fosforilazione ossidativa mitocondriale, per gli effetti antalgici ed antinfiammatori e per il rimaneggiamento osseo attraverso l’attivazione degli osteoblasti, con effetto tampone sull’azione degli osteoclasti. 

BIBLIOGRAFIA: M. Maggioni, T. Attanasio, F. Scarpelli. I laser in Odontoiatria, Ed. Piccin, Padova, 2009